Gli
ambienti di Raffaella mangiagalli
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L’interesse
per tutto ciò che vegeta e produce fiori, mi è
stato donato da mia madre che sempre ha arricchito la nostra
casa di piante e fiori.
All’età di dodici anni, grazie al lavoro di mio
padre, ebbi la grande opportunità di poter vivere un
certo numero di mesi in Thailandia e precisamente a Bangkok.
Qui iniziai a guardare con grande interesse le donne che fuori
dal supermercato dove ci rifornivamo, vendevano grandi mazzi
di orchidee. In base ai miei ricordi si trattava principalmente
di vanda e dendrobium.
Ogni giorno mi facevo comprare mazzi di questi fiori che mi
attraevano in modo inspiegabile più di tutti gli altri,
avevano un fascino che non capivo, ma non riuscivo a staccarmene.
Curavo questi fiori recisi quotidianamente, tagliando pezzetti
di gambo e mettendo poi gli steli a bagno nella vasca per tenerli
freschi il più possibile…
Poi la svolta è avvenuta al mercato del fine settimana,
dove ho finalmente notato le piante alle quali erano attaccati
questi splendidi fiori.
Logicamente il passo successivo è stato quello di iniziare
a farmi comprare piante che con le loro radici aeree mi lasciavano
a bocca aperta. Si trovavano attaccate a vasi di terra cotta,
traforati da grossi fori rotondi, e le radici si abbarbicavano
meravigliosamente.
Rientrata in patria, mi ero portata le tre piante che preferivo.
Immaginandone una gestione impossibile, all’inizio del
primo inverno, le affidai ad un amico di famiglia che aveva
una serra e queste non tornarono più indietro.
Così per anni ed anni le ho ammirate nelle foto, le ho
ammirate dai fioristi, ritenendo impossibile coltivarle in casa.
La svolta è avvenuta circa 11 anni fa, quando acquistai
un ibrido non meglio identificato ed incominciai a cercare su
internet notizie su come coltivarlo, così incappai nella
mailing list ormai non più in essere.. Lì venni
a scoprire l’esistenza dell’ALO e dei suoi corsi
di coltivazione, dove andai con grande entusiasmo.
E così a distanza di 10 anni, dopo aver coltivato per
anni solo Phalaenopsis e ibridi di Dendrobium, ho iniziato a
provare cose nuove.
Grazie all’insistenza del nostro presidente, acquistai
la mia prima vanda e da lì ho scoperto che, più
di ogni altra orchidea, questo genere mi riporta a quando ero
bambina e a quel meraviglioso e spensierato periodo della mia
vita.(Nascondi)...
(continua) |
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